Un nuovo salasso per la Provincia di Vibo Valentia. La sentenza del Tribunale civile ha condannato l'Ente intermedio al risarcimento di 3,2 milioni di euro alla famiglia di Giuseppe Raffaele, il 40enne che perse la vita nel 2012, a seguito di un incidente verificatosi sulla ex strada statale 522, a Vibo Marina.
Il Tribunale, infatti, ha riconosciuto la Provincia proprietaria di quel tratto stradale, la cui viscidità dell'asfalto fu tra le cause del sinistro. Si erano creati, infatti, dubbi sull'effettiva proprietà dell'arteria, non ben comprendendo se fosse gestita da Anas o dalla Provincia. La sentenza ha chiarito: «Dalle risultanze di causa la proprietà del tratto stradale teatro dell'incidente è in capo all'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia che, in quanto tale, risulta esserne custode».
Un duro colpo per Palazzo ex Enel, che solo nel 2023 è uscito dal dissesto dichiarato nel 2013: le ossa dell'Ente sono ancora rotte e le casse a secco.
L'Amministrazione provinciale ha fatto sapere, comunque, di intendere impugnare la sentenza dinnanzi alla Corte d'Appello. L'incarico legale è già stato affidato all'avvocato Sandro Mauro, del foro di Vibo Valentia. «La decisione adottata dal Tribunale ai fini dell'esatta qualificazione del tratto stradale teatro del sinistro - ha spiegato il legale - sarebbe frutto di un'incompleta valutazione e di un'errata interpretazione degli atti e dei documenti di causa».