«Quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa regione tanti altri, che godono solo per il fallimento della Calabria, vorrebbero fermarlo. E' quello che sta succedendo oggi in Calabria». Ha esordito così il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nell'annunciare via social le sue dimissioni. Dimissioni che arrivano a sorpresa, all'insaputa anche della sua Giunta e dei suoi consiglieri di maggioranza, spiazzando tutti. Ma il governatore ha proseguito manifestando la sua intenzione di ricandidarsi.
Si va alle elezioni anticipate
Sembra, dunque, una ricerca di un nuovo consenso popolare, di un conforto da parte dei calabresi davanti alla bufera giudiziaria che lo ha travolto. Occhiuto, nel suo annuncio social, ha spiegato di non temere la magistratura, ma che tutta l'attività amministrativa risulta di fatto bloccata da quando è in atto l'inchiesta giudiziaria che vede il presidente indagato per corruzione, insieme ad altre figure apicali della Regione a lui legate. Tutti in Cittadella, stando a quanto riferito dal presidente, avrebbero paura di firmare qualsiasi atto, frenando ogni azione.
Si attende, dunque, la rassegna delle dimissioni e la successiva convocazione, entro 10 giorni, del Consiglio regionale che il governatore dovrà congedare dopo la discussione. Entro tre mesi dallo scioglimento dell'assise si andrà alle elezioni. Salvo, dunque, ripensamenti da parte del presidente, la Calabria tornerà anticipatamente alle urne.
Gli Stati generali di Forza Italia
Qualcosa in più si saprà domani, con l'apertura degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia, partito di Occhiuto, prevista per domani. A Reggio Calabria arriveranno tutti i leader del partito, che si alterneranno per tre giorni: inevitabile un approfondimento sulla situazione.