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Sanità

Senza pediatra da mesi, continua la battaglia nel Vibonese

Sono circa 600 i bambini rimasti senza il fondamentale servizio: per l'assistenza bisogna rivolgersi al Pronto soccorso

di author profile img Antonio Lampasi
Senza pediatra da mesi, continua la battaglia nel Vibonese

Prosegue la mobilitazione del “Comitato delle mamme” dei Comuni di Dinami, Acquaro, Dasá, Arena e Fabrizia, che da mesi denuncia la mancata sostituzione della pediatra di riferimento, assente per motivi di salute. A oggi, circa 600 bambini sono senza assistenza pediatrica, una situazione che sta generando gravi disagi alle famiglie dell'entroterra vibonese.

 

I disagi e la protesta

In mancanza di un medico dedicato, i genitori sono costretti a rivolgersi al pediatra in servizio a Soriano Calabro, ma la soluzione si rivela impraticabile: il professionista ha già raggiunto il limite massimo di piccoli pazienti e la distanza tra i Comuni interessati e Soriano rende complicato ogni spostamento, soprattutto per le famiglie senza mezzi propri.

Già lo scorso mese, una delegazione del Comitato – sostenuta dal sindaco di Dasá, Raffaele Scaturchio – aveva incontrato i vertici dell’Asp di Vibo Valentia dopo un sit-in di protesta. In quell’occasione erano state annunciate soluzioni temporanee e un intervento a breve termine, ma a distanza di settimane nulla è cambiato. «Siamo deluse e amareggiate – dichiarano le mamme –. Ci avevano promesso risposte rapide, ma non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. I nostri figli restano senza cure».

 

Nuove battaglie

Il comitato sta preparando una nuova manifestazione davanti alla sede dell’Asp, con un gesto simbolico e forte: le mamme scenderanno in piazza insieme ai loro bambini, “per dare un volto e un nome ai numeri”. La protesta sarà pacifica ma determinata, volta a ribadire un principio fondamentale: il diritto alla salute è un diritto garantito per legge.

«Non chiediamo privilegi – sottolineano dal Comitato – ma servizi minimi essenziali. I nostri territori non possono essere abbandonati».
L’assenza di un pediatra, infatti, non rappresenta solo un problema sanitario, ma un segnale preoccupante del progressivo spopolamento e della perdita di servizi nelle aree interne calabresi, già duramente penalizzate da carenze strutturali e infrastrutturali.

Antonio Lampasi

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