Prosegue la mobilitazione del “Comitato delle mamme” dei Comuni di Dinami, Acquaro, Dasá, Arena e Fabrizia, che da mesi denuncia la mancata sostituzione della pediatra di riferimento, assente per motivi di salute. A oggi, circa 600 bambini sono senza assistenza pediatrica, una situazione che sta generando gravi disagi alle famiglie dell'entroterra vibonese.
I disagi e la protesta
In mancanza di un medico dedicato, i genitori sono costretti a rivolgersi al pediatra in servizio a Soriano Calabro, ma la soluzione si rivela impraticabile: il professionista ha già raggiunto il limite massimo di piccoli pazienti e la distanza tra i Comuni interessati e Soriano rende complicato ogni spostamento, soprattutto per le famiglie senza mezzi propri.
Già lo scorso mese, una delegazione del Comitato – sostenuta dal sindaco di Dasá, Raffaele Scaturchio – aveva incontrato i vertici dell’Asp di Vibo Valentia dopo un sit-in di protesta. In quell’occasione erano state annunciate soluzioni temporanee e un intervento a breve termine, ma a distanza di settimane nulla è cambiato. «Siamo deluse e amareggiate – dichiarano le mamme –. Ci avevano promesso risposte rapide, ma non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. I nostri figli restano senza cure».
Nuove battaglie
Il comitato sta preparando una nuova manifestazione davanti alla sede dell’Asp, con un gesto simbolico e forte: le mamme scenderanno in piazza insieme ai loro bambini, “per dare un volto e un nome ai numeri”. La protesta sarà pacifica ma determinata, volta a ribadire un principio fondamentale: il diritto alla salute è un diritto garantito per legge.
«Non chiediamo privilegi – sottolineano dal Comitato – ma servizi minimi essenziali. I nostri territori non possono essere abbandonati».
L’assenza di un pediatra, infatti, non rappresenta solo un problema sanitario, ma un segnale preoccupante del progressivo spopolamento e della perdita di servizi nelle aree interne calabresi, già duramente penalizzate da carenze strutturali e infrastrutturali.

 Antonio Lampasi
 Antonio Lampasi