NAME DD/MM/YY - H:MM AM/PM
Ultim'ora:
19:30 HABEMUS PAPAM |
19:46 La Viola fa 18 |
22:38 CASTANEA |
21:12 La viola fa 12 |

Sport

Recalcati e Volkov insieme a REGGIO CALABRIA

con loro parte dei giocatori che hanno composto la Viola piu forte di sempre

di author profile img Antonio Lampasi
Recalcati e Volkov insieme a REGGIO CALABRIA

Un ritorno carico di emozioni e ricordi. Carlo Recalcati, storico coach della Panasonic/Viola Reggio Calabria, è tornato in città per le riprese del docu-film a lui dedicato, e non ha mancato di tuffarsi nel passato, tra aneddoti, amicizie indissolubili e quel sogno scudetto che ancora oggi accende la memoria di un’intera città.

L’atmosfera si è fatta subito familiare con un incontro speciale: quello con Sasha Volkov. “Ma guarda, Sasha è principalmente un amico. Siamo diventati di famiglia. Abbiamo lavorato assieme solo un anno, ma è nata un’amicizia che ci permette, pur da lontano, di seguirci nelle nostre vicissitudini di vita. Ringrazio Sasha per questo sacrificio, perché so che per lui viaggiare in questo momento non è facile. È qua non solo per me, ma per Reggio”.

Sul docu-film che lo vedrà protagonista, Recalcati sfoggia la proverbiale modestia. A chi lo definisce “il miglior allenatore italiano di sempre”, risponde così: “Non ho questa presunzione, lascio ad altri i giudizi. Ho incontrato tanti allenatori bravissimi. La cosa importante che io ho sempre ricercato, in me e negli altri, è che fossero profondamente se stessi. Quando uno è se stesso fino in fondo, ha già ragione ed è il migliore in assoluto. Quindi, di migliori ce ne sono tanti”.

E poi, il grande “se”: cosa sarebbe successo se quello scudetto sognato fosse davvero arrivato a Reggio? “Sarebbe stata una cosa fantastica”, sogna Recalcati. “In quegli anni la partecipazione era incredibile. Non erano solo i tifosi a Pentimele, era una città intera che ci seguiva. Immaginare cosa sarebbe successo… credo che avremmo messo la città… beh, avremmo festeggiato per una settimana intera, come minimo. Anche di più”.

 


 

Antonio Lampasi

Antonio Lampasi

Commenta l'articolo

Accedi per commentare l'articolo

Commenti (0)