Lo sprint impartito dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, neo commissario per l'emergenza ospedaliera, quindi detentore di poteri enormi nell'edilizia sanitaria calabrese (fatte salve le opere Pnrr) riaccendono la speranza di veder realizzato nei tempi previsti il nuovo ospedale di Vibo. E' stato lo stesso Occhiuto a dichiarare ieri che «la struttura sta crescendo in altezza e nei prossimi mesi questa crescita sarà velocizzata. Entro 12 mesi "l'involucro" del nuovo ospedale sarà pronto».
Stando così le cose - e sempre con il beneficio del dubbio dettato dai 20 anni di aspettative, di annunci e di "prime pietre" caduti nel vuoto - si attende un nosocomio all'avanguardia (nonostante sia stato pensato negli anni '90, il progetto del nuovo ospedale è stato recentemente aggiornato) con tecnologie innovative per la cura di patologie tempo dipendenti.
L'elisuperficie illuminata
Ma soprattutto, si aspetta un presidio che abbia in dotazione servizi quasi "ordinari" che nel Vibonese ad oggi mancano. Tra questi, innanzitutto l'elisuperficie illuminata, in modo da avere il servizio di elisoccorso anche di notte. Attualmente l'assenza di queste piste notturne per l' eliambulanza stanno causando grossi problemi al territorio, che si ritrova sguarnito di un fondamentale presidio di soccorso.
La cardiologia interventistica
Il nuovo ospedale prevede anche l'emodinamica, cioè la cardiologia interventistica. L'emodinamica consente l'esecuzione di interventi ibridi tra il cardiologico e il cardiochirurgico, quali l'angioplastica e la coronografia con stent. Interventi considerati quasi ordinari, ma che allo stato nel Vibonese non possono essere eseguiti.