Sono rassicuranti le notizie che arrivano dall'Agenzia regionale di protezione ambientale della Calabria (ArpaCal) sul monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche provenienti dalle antenne televisive e tlc presenti a Vibo Valentia. Secondo il primo report stilato da Arpacal e trasmesso al Comune, nella zona di Croce Neviera - ossia nella parte alta della città, vicino al castello - non vi sarebbe alcun problema di inquinamento elettromagnetico.
I dati rilevati dall'apposito dispositivo installato lo scorso anno, infatti, rientrano ampiamente nei parametri previsti dalla legge. Stessa situazione anche nel quartiere "Cancello Rosso" e nei pressi del Municipio, altre aree oggetto di monitoraggio.
«L'attività di controllo - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Marco Miceli - proseguirà su Vibo Marina e su tutto il territorio comunale. Al momento, come fatto sapere, non si evincono particolari problemi, ma qualora si dovessero riscontrare parametri non conformi ai limiti stabiliti dalla legge agiremo velocement di conseguenza, a tutela della salute pubblica».
Il "Regolamento Gambardella"
Il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche affonda le sue radici nei decenni scorsi. Era il 2010 quando l'Amministrazione comunale diede il via libera al "Regolamento Gambardella", ossia a uno strumento comunale finalizzato al controllo delle radiazioni elettromagnetiche proposto dal compianto vibonese Pino Gambardella, che morì di tumore. Durante la sua lunga malattia, Gambardella sollevò il sospetto che a Vibo - in particolare nella zona alta della città - vi fosse un forte inquinamento elettromagnetico causato dalle antenne site nel luogo. Nel quartiere di Croce Neviera, infatti, vi furono (e vi sono ancora) molti casi di gravi malattie probabilmente riconducibili a una prorogata esposizione alle onde magnetiche.
Il "Regolamento Gambardella" rimase per molti anni lettera morta, fino al 2023, quando l'Amministrazione guidata dalla sindaca Maria Limardo siglò l'accordo con ArpaCal per condurre un'attività di monitoraggio ambientale, anche su impulso dell'allora assessore Vincenzo Bruni.
Il controllo prevede l'installazione di apposite centraline (una fissa, collocata sul tetto della Casa Municipale, l'altra mobile, da spostare nei vari punti sensibili della città) per rilevare le eventuali situazioni critiche. Tali dispositivi sono stati collocati ad aprile 2024. Ogni 6 mesi l'ArpaCal esamina i dati e li trasmette al Comune in un apposito report. I primi risultati, come detto, sono incoraggianti.