Superando non poche difficoltà, l'Azienda sanitaria di Vibo Valentia la scorsa settimana aveva dato il via libera all'assunzione a tempo determinato dei primi 14 infermieri (a fronte dei 35 previsti) per far fronte all'aumento dei flussi in ospedale (in particolare in Pronto soccorso) che la stagione estiva comporta. Il reclutamento avviene mediante la graduatoria (2022) di cui l'Asp dispone; il contratto proposto è trimestrale non prorogabile. Finora nessuno dei primi 150 infermieri contattati ha accettato l'incarico.
Non vi sono motivazioni ufficiali di questi rifiuti di massa, ma a parere dei sindacati Cgil e Uil la ragione sta nella scarsa appetibilità dei contratti. «Tre mesi sono troppo pochi - ha affermato Massimiliano Lo Gatto, sindacalista Uil -. Servirebbero contratti almeno semestrali». Sulla stessa scia Luciano Contartese, esponente della Cgil: «Molti infermieri lavorano in strutture private e non lascerebbero il proprio incarico, seppur precario, per un contratto trimestrale non prorogabile, con impegno richiesto nella stagione estiva, la più difficile negli ospedali».
Il Piano assunzionale fermo in Regione
Dal canto suo, l'Asp ha rimarcato che si tratta di contratti per tamponare l'emergenza estiva, gli unici che al momento possono essere stipulati. Le assunzioni ordinarie (a tempo determinato, indeterminato, stabilizzazioni...) potranno esserci solo dopo l'approvazione, da parte della Regione, del Piano assunzionale, che l'Asp ha elaborato da mesi, ma che ancora attende l'ok della Regione.
«In ogni caso, la graduatoria è ancora lunga - ha ribadito il presidente della commissione alla guida dell'Asp, Vittorio Piscitelli -. Per velocizzare i tempi e provare a reclutare a stretto giro le figure necessarie, contatteremo 30 infermieri alla volta e daremo un margine di tempo ridotto per l'accettazione».