Ancora problemi di carenza di personale nei Pronto soccorso degli ospedali del Vibonese. A denunciarli, stavolta, è il sindacato Nursind, che espone il pesante quadro delineatosi per la mancanza in particolare di operatori socio sanitari (oss) nell'Emergenza-urgenza dei presidi ospedalieri di Vibo Valentia e di Serra San Bruno.
«La situazione è grave - affermano dal sindacato - in quanto già si stanno avendo ripercussioni nell'erogazione dei servizi. Se non si interviene prontamente, con l'avvio della stagione estiva e il conseguente aumento della popolazione, i Pronto soccorso rischiano il collasso, non riuscendo più a garantire un'adeguata assistenza ai pazienti».
Un problema annoso
La criticità è atavica. Nel dicembre scorso sembrava aver raggiunto l'apice con il mancato rinnovo dei contratti del personale precario (in particolare dei "precari Covid") per un erronea rappresentazione del fabbisogno di personale prodotta dall'Asp di Vibo alla Regione Calabria. Rettificato l'errore, sono stati rinnovati i contratti e per molti oss si è proceduto alla stabilizzazione. Ma ciò non è stato sufficiente. L'organico dell'Emergenza-urgenza è ancora sottodimensionato rispetto all'utenza. Tra fabbisogno non colmato e il sempre più dilagante fenomeno degli "imboscati", nei Pronto soccorso vi è il caos.
La denuncia del comitato "San Bruno"
Ieri un allarme simile era stato lanciato dal comitato "San Bruno", schierato a difesa dell'ospedale di Serra. Il sodalizio ha tuonato contro l'Asp in quanto - a suo parere - ogni qualvolta mancano oss (o altro personale) nel presidio di Vibo si attinge a quello in servizio nel nosocomio della città della Certosa, ma non avviene mai viceversa. Il timore è di un continuo disinteresse verso l'ospedale di Serra San Bruno, che rischia di essere svuotato a scapito dell'ampia utenza montana che serve.